7 mesi
1. L’intervento precoce
2. Le basi dello sviluppo infantile
2.1. Basi dello sviluppo infantile
2.2. Sviluppo postnatale
2.2.1. Sviluppo motorio
2.2.2. Sviluppo cognitivo
2.2.3. Sviluppo del pensiero e del linguaggio
2.2.4. Sviluppo della personalità
2.2.5. Sviluppo morale
2.2.6. Sviluppo emotivo e sociale
3. Conclusioni
1. Principali fattori di rischio
1.1. Fattori di rischio prenatali
1.2. Fattori di rischio perinatali o neonatali
1.3. Fattori di rischio postnatali
2. Fattori di prevenzione
2.1. Prevenzione primaria
2.2. Prevenzione secondaria
2.3. Prevenzione terziaria
3. La diagnosi
4. Classificazione delle disabilità e dei disturbi
4.1. Disabilità intellettiva
4.2. Disabilità sensoriale
4.2.1. Disabilità uditiva
4.2.2. Disabilità visiva
4.2.3. Sordocecità
4.3. Disalibità fisica o motoria
4.4. Disturbi dello spettro autistico (ASD). Distubi pervasivi dello sviluppo (DPS)
4.5. Disturbi del linguaggio
4.6. Disturbi da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
4.7. Malattie rare o poco frequenti
1. La valutazione
2. Azioni dell’intervento precoce
2.1. Stimolazione prenatale
2.2. Intervento sulle aree di sviluppo
2.2.1. Area sensomotoria
2.2.2. Area cognitiva
2.2.3. Area del linguaggio e comunicazione
2.3. Intervento su soggetti specifici
2.3.1. Intervento precoce sulla disabilità intellettiva
2.3.2. Intervento preventivo nella disabilità sensoriale
2.3.3. Intervento precoce nella disabilità motoria, fisica o funzionale. Paralisi cerebrale
2.3.4. Intervento precoce nei Disturbi dello Spettro Autistico
2.3.5. Intervento precoce sui ADHD
2.3.6 Intervento precoce sulle malattie rare
3. Casi pratici
3.1. Caso pratico: Adrian
3.2. Caso pratico: Eva
1. L’intervento nel contesto familiare
1.1. Il nucleo familiare
1.2. I fratelli
1.3. I nonni
1.4. Supporto psicosociale
1.5. Il ruolo della famiglia nella terapia
1.6. La scuola
2. Interventi complementari o alternativi
2.1. Pet therapy
2.1.1. Terapia assistita con cani (cinoterapia)
2.1.2. Ippoterapia
2.1.3. Terapia assistita da delfini o delfinoterapia
2.2. Musicoterapia
2.3. Stimolazione uditiva
2.3.1. Metodo Johansen
2.3.2. Metodo Tomatis
2.3.3. Rieducazione uditiva con il metodo AIT Berard
2.3.4. Stimolazione neuro-uditiva SENA
2.3.5. Differenze tra Tomatis, Berard e SENA
2.4. Stimolazione visiva
2.5. Arteterapia
2.6. Danzaterapia
2.6. Terapia dei movimenti ritmici e riflessi primitivi
2.7. Riorganizzazione neurofunzionale. Metodo Padovan
2.8. Idroterapia
1. Definizione e diagnosi dei Disturbi dello Spettro Autistico (ASD)
2. Cenni storici ed eziologia dei Disturbi dello Spettro Autistico
3. Teorie esplicative
3.1. Teoria della mente
3.2. Coerenza centrale debole
3.3. Funzione esecutiva
3.4. Altre prospettive
4. Comorbilità
5. Screening
5.1. Riconoscere un ASD in assenza di difficoltà intellettuali o di linguaggio
6. Intervento tempestivo
Allegato 1. Questionario sull’ Autismo nell’Infanzia. M-CHAT.
Allegato 2. Test per la Diagnosi della Sindrome di Asperger in età Infantile
1. L’importanza della famiglia
1.1. I genitori
1.2. I nonni
1.3. I fratelli
1.4. Il sostegno sociale
2. Metodologie di intervento per ASD
2.1. Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA)
2.2 Interventi secondari
3. Modelli e strategie d’intervento
3.1. L’importanza delle agende visive
3.2. Comportamenti problematici
3.3. Abilità sociali
3.4. Situazioni specifiche
3.4.1. Andare al medico
3.4.2. Andare a fare la spesa
3.4.3. Viaggiare
3.4.4. Il tempo libero
1. Scolarizzazione e ASD
2. L’educazione speciale
2.1. Come organizzare lo spazio
2.2. Come organizzare il tempo
2.3. Come organizzare le attività
3. L’adattamento all’educazione ordinaria
4. Le relazioni con i coetanei
4.1. Informazione e sensibilizzazione nelle scuole
5. L’ASD negli adolescenti e adulti
5.1. Interazioni sociali e legami durante l’adolescenza e l’età adulta
5.2. L’impiego nelle persone con ASD
5.3. L’autonomia nella vita adulta
1. Definizione di metodo educativo
1.1. Metodi alternativi – Metodi tradizionali
1.1.1. Pedagogia Waldorf o steineriana
1.1.2. Reggio Emilia Approach
1.1.3. Metodo Pikler – Lóczy
1.1.4. Metodo Aucoutrier
1.1.5. Altri metodi alternativi
2. Il metodo Montessori
2.1. La biografia di Maria Montessori
2.2. Antefatti e Influenze del metodo educativo Montessori
2.3. I principi del Metodo Montessori e della Pedagogia Scientifica
2.3.1. Principi pedagogici
2.3.2. Principi metodologici
1. Il metodo Montessori
2. Come viene applicato il metodo Montessori
2.1. I piani dello sviluppo infantile secondo Montessori
2.2. Implicazioni metodologiche del concetto di mente assorbente e periodi sensibili
3. Il periodo critico dei primi tre anni di vita: mente assorbente inconsapevole
3.1. Necessità e suggerimenti di attività e materiali per i bambini da 0 a 36 mesi
3.1.1. Da 0 a 6 mesi
3.1.2. Da 6 a 12 mesi
3.1.3. Da 12 a 24 mesi
3.1.4. Da 24 a 36 mesi
Allegato 1. Traguardi dello sviluppo da 0 a 3 anni
1. Il piano dello sviluppo da 3 a 6 anni
1.1. Sviluppo psicomotorio
1.2. Sviluppo cognitivo
1.3. Sviluppo del linguaggio e della comunicazione
1.4. Sviluppo sociale ed emotivo
2. Fase della casa dei bambini (da 3 a 6 anni)
2.1. Zona dedicata alla vita pratica
2.2. Zona sensoriale
2.3. Zona dedicata alla letto-scrittura
2.4. Zona dedicata alla matematica
2.5. Zona dedicata alla cultura
Attestato finale
Fronte: dati dell’alunno/a, corso realizzato, firma digitale e codice di verifica.
Retro: contenuti del corso, competenze acquisite e nº di registro di DDF.
Conoscerai e approfondirai le competenze e i punti chiave in merito allo sviluppo infantile e i possibili rischi esistenti per promuovere uno sviluppo evolutivo dei bambini attraverso terapie alternative o complementari a quelle tradizionali.
Acquisirai conoscenze in merito al Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) e alla sua diagnosi precoce.
Imparerai anche ad applicare strumenti per il miglioramento della qualità di vita globale della persona con ASD, a livello familiare, scolastico e nel suo passaggio alla vita adulta.
Apprenderai ad applicare i principi della pedagogia scientifica nel periodo 0-6 anni nel contesto familiare, sociale e scolastico.
Siccome l’assistenza precoce può avere vari sbocchi professionali, potresti accedere a tutti quelli relazionati con il supporto e l’intervento con minori tra 0 e 6 anni come per esempio: scuole, centri per attività extracurriculari, unità psicologiche nei centri ospedalieri e nei consultori, centri accademici, gruppi di orientamento e counseling psicopedagogico, centri di assistenza, case famiglia, centri di psicologia, centri di educazione speciale, ludoteche, asili nido, centri di sostegno e intervento psicoeducativo, associazioni per persone con disabilità, associazioni per persone a rischio di esclusione sociale, associazioni di gruppi familiari.
Si tratta di attestati digitali con validità curriculare certificati da Divulgazione Dinamica, in possesso del REGISTRO DI QUALITÀ ISO 9001 e provvisti del visto dell’associazione europea per la formazione a distanza EADL (European Association for Distance Learning).
Tutti gli attestati possiedono una firma elettronica e un codice di Verifica che permette a qualsiasi ente o persona di verificarne la validità.
Divulgazione Dinamica è un’agenzia di formazione e produzione educativa specializzata in Scienze Sociali. Elaboriamo prodotti formativi propri, di riconoscimento internazionale (ANCED, EADL, Programma dell’Aia) e li presentiamo attraverso il nostro Campus Virtuale strutturato in aree di lavoro.
Il nostro percorso professionale è cominciato nell’anno 2000 con un team di professionisti dell’educazione formato da tecnici, pedagogisti, psicologi, disegnatori e traduttori professionali,… che si uniscono per raggiungere diverse aree di interesse come l’animazione socioculturale, educazione scolastica, intervento sociale, sviluppo personale, educazione speciale, geriatria o mediazione.
Il nostro catalogo formativo raccoglie più di 60 corsi e master in quattro linque (spagnolo, italiano, inglese e portoghese), tradotti e gestiti da tecnici nativi di ogni paese. L’obbiettivo è rappresentato dalla comunicazione tra i diversi pubblici internazionali per analizzare i problemi sociali ed elaborare soluzioni condivise.
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