Sebbene il coaching nasca negli Stati Uniti all’interno dell’ambito sportivo, la sua pratica come disciplina è stata ampliata a diversi campi della vita umana, dai circoli impresariali alla vita personale e professionale. Attualmente è possibile affermare che il coaching è una tendenza mondiale, e si divide in varie branche che vedremo qui di seguito.
Le 4 grandi scuole di coaching
Al giorno d’oggi esistono quattro grandi linee professionali o scuole di coaching che presentano differenze per quanto riguarda la motivazione; possono essere identificate in base alla loro origine geografica. Sebbene le scuole di coaching abbiano creato un precedente in questa disciplima, ogni coach possono tenere i propri metodi concreti in base all’esperienza personale.
1. Scuola nordamericana
Fu fondata da Thomas Leonard, pioniere dello sviluppo del coaching professionale. Il suo stile è particolarmente legato alla cultura nordamericana, essendo pratico, esecutivo e orientato all’azione. Nell’applicazione si focalizza soprattutto sull’organizzazione e il miglioramento dell’impegno personale e aziendale. I detrattori di questa corrente dicono che è molto confusa nell’ambito delle risorse umane e che manca di profondità.
2. Scuola europea
Si basa sul sistema di allenamento chiamato “Gioco interiore”, creato dal nordamericano Timothy Gallwey. Questo metodo allude al gioco mentale che existe nella mente del giocatore (come la paurao la sfiducia in se stessi) che può segnare la differenza tra il successo e il fallimento. Il sistema del “gioco interiore” fu ripreso da John Whitmore e influenzato dalla psicologia umanista, dando luogo a un tipo di coaching introspettivo, i cui metodi estraggono il potenziale del coachee.
3. Scuola cilena
Questa corrente professionale si conosce anche come coaching ontológico. Ha le proprie basi nei lavori di Fernando Flores e Rafael Echeverría, essendo “Ontología del lenguaje”, del 1994, il principale libro di riferimento. I principi basici di questa scuola sono:
- Il linguaggio come chiave per comprendere i fenomeni umani.
- Gli esseri umani hanno la capacità di inventare se stessi attraverso il linguaggio.
- Il linguaggio è generativo e serve a creare o modellare la nostra propria identità oltre a descrivere la realtà.
- Il cervello ha la funzione di interpretare quello che i sensi percepiscono; ogni persona è un osservatore differente della realtà che è priva di certeza assoluta. La verità non esiste e al suo posto troviamo delle interpretazioni che possono dare o togliere potere. Di conseguenza il linguaggio non è innocente, ma ogni proposizione o interpretazione può aprire o chidere determinate possibilità.
Questo stile di coaching raggiunge livelli più profondi di intervento e trasformazione, gli strumenti utilizzati sono più orientati agli ambiti comportamentali, emotivi e del linguaggio che alla mera risoluzione dei conflitti e alla ricerca di obiettivi puntuali.
4. Scuola orientale
Si basa sulla spiritualità tipica orientale, molto legata tradizionalmente alla crescita personale. Una delle linee più conosciute nel coaching di origine orientale è il kaizen, espressione giapponese che significa “cambiamento utile o miglioramento”. Questo metodo è molto popolare tra le politiche di coaching aziendale e propone la realizzazione di cambiamenti piccoli ma costanti che si inglobano in un processo di miglioramento continuo.
Hai assistito a qualche sessione di coaching? Se cosi fosse, ci piacerebbe conoscere la tua opinione riguardo alla metodologia e alla linea professionale utilizzata. Condividi la tua esperienza!