Gli orti sociali: funzioni e classificazione

Gli orti sociali o comunitari sono formati da un insieme di appezzamenti di terreno urbano destinati alla coltivazione di piante orticole e hanno come fondamento l’agricoltura ecologica. Funziano maggiormente grazie a convegni che le autorità locali stabiliscono con una o varie persone per il loro utilizzo.

Quali sono le funzioni degli orti sociali?

Si possono distinguere fino a 5 funzioni principali che svolgono gli orti sociali:

  1. Urbanistica: trasformano gli spazi degradati o abbandonati in luoghi utili e migliorano il paesaggio della città aggiungendo più zone verdi ad ogni quartire o distretto.
  2. Ambientali: fanno da filtro di fronte alla contaminazione, agendo come polmone verde e migliorando la qualità dell’aria con ossigeno puro.
  3. Terapeutiche: le coltivazioni all’aria aperte forniscono molti benefici relazionati con la salute e il benessere personale, dato che aiutano a eliminare lo stress e comporta un esercizio fisico moderato.
  4. Sociali: gli orti sociali rappresentano una grande opportunità per realizzare attività di gruppo, sia per motivi familiare, terapeutici, educativi o semplicemente per hobby.
  5. Culturali: attraverso il lavoro agricolo si mantengono le tradizioni legate al campo e al sapere locale, che saranno rinnovati dall’apprendimento e l’azione di nuovi attori.

Classificazione degli orti sociali

Questa classificazione potrebbe contenere più esempi, così come gli obiettivi che si possono stabilire in ogni progetto potrebbero essere più numerosi (fini scientifici, commerciali,ecc.) e il modo in cui viene denominato ogni tipo di orto è suscettibile a cambiamenti a seconda della zona geografica. Gli orti più comuni sono:

  • Orti di sussistenza: così come indica il nome, la loro funzione principale è quella di fornire alimenti alle persone che si incaricano di coltivarli, per cui sono di carattere autosufficiente.
  • Orti educativi: hanno una funzione pedagógica e si possono utilizzare per l’apprendimento scolastico, nell’ambito universitario o con persone anziane. Si possono trovare tanto all’interno dei centri urbani quanto fuori dalla città.
  • Orti terapeutici: si usano per aiutare le persone con un livello di disabilità o minusvalia, problemi psiclogici, tossicodipendenza, ecc. o che dipendono da programmi di assistenza sociale.
  • Orti di ozio: sono di carattere ricreativo, rappresentano un hobby per i partecipanti, che si incaricano della coltivazione nel proprio tempo libero, in molti casi durante le vacanze.

Di fronte alla routine giornaliera e allo stress del lavoro, gli orti sociali si erigono come uno spazio dove possiamo condividere risorse della terra con gli altri. Ci piacerebbe molto conoscere la tua esperienza personale. Non dimenticarti di commentare!