Come abbiamo detto negli articoli precedenti riguardanti l’Arteterapia, esiste una difficoltà per definire in modo univoco la AT; ad ogni modo le caratteristiche definitorie che permettono di concettualizzarla considerando le diverse prospettive e teorie (artistica, psicologica, sociale, educativa, ricreativa, ecc.) su cui si basa sono:
1. Tutte le persone hanno la capacità di esprimersi creativamente
La AT si basa sulla credenza che tutti gli individui hanno la capacità di esprimersi creativamente. Inoltre, sia la pratica che la contemplazione artistica risultano attività molto gratificanti e piacevoli per cui risultano beneficiose di per sé.
In generale dalla prospettiva emotiva è beneficioso contemplare l’arte ma dalla prospettiva cognitiva e attitudinale è meglio praticarla.
2. Non è necessaria un’esperienza o un’abilità artistica precendente
Gli utenti di un laboratorio di AT non hanno bisogno di avere esperienza o abilità artistiche dato che sarà lo stesso processo di conoscere, usare, sperimentare, ecc. con i materiali dell’arte in un ambiente propenso (processo creativo) che implica benefici sociali o personali.
3. Utilizza il processo creativo per il benessere dell’individuo
La AT usa un processo creativo per migliorare e rinforzare il benessere fisico, mentale ed emotivo di individui di tutte le età. La AT si può usare per tutti i tipi di popolazione: bambini, adolescenti, adulti, anziani, con o senza problemi, con o senza esperienza.
4. Il prodotto è tanto importante quanto l’impegno nel processo creativo
La AT non vuole solo insegnare le arti né ha come fine esclusivo l’estetica finale dell’opera realizzata, ma unisce la produzione artistica alla qualità sociopersonale del processo vissuto. Nella AT il prodotto è tanto importante quanto l’implicazione nel processo creativo.
Dalla AT designare il prodotto (quello elaborato) come opera artistica non risulta la scelta più azzeccata dato che la definizione di un prodotto come arte implica un giudizio di valore estetico in un contesto determinato (per esempio opere artistiche rupestri o opere artistiche del rinascimento o opere artistiche avanguardiste).
Nella AT la priorità è il processo di creazione più che i successi tecnici del prodotto realizzato e quindi saranno più idonee altre espressioni come per esempio l’opera plastica rispetto a l’opera artistica.
5. Sono implicati la soggettività, la creatività, la conoscenza e il piacere
In qualsiasi modalità di AT si implicano i seguenti processi basici: la soggettività, la creatività, la conoscenza e il piacere. La maggiore o minore importanza data a ciascuno di essi delimita gli stili basici di AT: psicoterapeutica, artistica, educativa o ricreativa.
6. Si basano su mezzi plastici e visivi
Il processo creativo in AT per lo sviluppo personale e l’intervento socioeducativo si regge principalmente sui mezzi artistici e visivi, dato che altri tipi di linguaggi artistici più specifici, come per esempio la musicoterapia, la drammaterapia o la danzaterapia richiedono per la loro applicazione formazioni più specifiche.
Le tecniche usate nell’AT vanno da quelle classiche come il disegno, la pittura, la scultura o la stampa fino ad altre più attuali come il collage, fotografie, video, assemblage, ecc.
Speriamo che queste informazioni ti siano risultate interessanti. Non dimenticarti di commentare!