L’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) afferma che “l’invecchiamento della popolazione può essere considerato un successo delle politiche della salute pubblica e di sviluppo economico ma, costituisce anche una sfida per la società che deve adattarsi ad esso per migliorare al massimo la salute e la capacità funzionale delle persone anziane, così come la loro partecipazione sociale e la loro sicurezza”.
Questa organizzazione prevede che tra il 2015 e il 2050 la percentuale della popolazione mondiale degli over 60 sarà quasi il doppio, passando dal 12% al 22% e raggiungendo approssimativamente i 900 milioni di persone. I paesi devono affrontare questa sfida demografica garantendo dei sistemi sanitari e sociali che siano capaci di assumere e gestire questo cambiamento strutturale.
Diverse associazioni basano la loro attività sulla ricerca e mirano a garantire una buona qualità di vita negli anni della vecchiaia. Per esempio, le diverse organizzazioni geriatriche e gerontologiche, tra cui la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (SIGG), hanno l’obiettivo di stimolare, implementare e divulgare la conoscenza nel processo dell’invecchiamento, la salute e la qualità di vita degli anziani da una prospettiva professionale, collaborativa e interdisciplinare.
La persistente riduzione della fecondità e, di conseguenza, della natalità accompagnate dall’aumento dell’aspettativa di vita, sono paradigmi demografici che hanno cambiato la struttura della società e che ci stanno avvicinando al momento in cui, per la prima volta, la piramide della popolazione si inverte.
D’altro canto, dal punto di vista biologico, l’inevitabile invecchiamento si verifica nel corso del tempo a causa dell’accumulo di lesioni molecolari che generano una diminuzione graduale delle capacità, sia fisiche che mentali, aumentando inoltre il rischio di contrarre malattie.
Le patologie associate con l’invecchiamento sono: la perdita dell’udito, cataratta, dolori articolari, osteoartrite, fragilità, incontinenza, diabete, ulcere ecc. Nonostante ciò, né le cause, né l’evoluzione e neppure le conseguenze della vecchiaia sono lineari o uniformi. Per cui, ogni persona può sviluppare patologie relazionate con la longevità in circostanze molto diverse, non esiste un “modello” di persona anziana né standard comuni nel processo di invecchiamento.
La OMS raccomanda ambiti di attuazione come piano di invecchiamento che includono la coordinazione dei sistemi sanitari con i bisogni degli anziani, la garanzia di sistemi di assistenza per pazienti cronici, l’impegno per un invecchiamento sano, la creazione di ambienti adattati e il miglioramento del monitoraggio e comprensione della terza età.
Queste cure e servizi saranno forniti sia in centri geriatrici specializzati nell’assistenza agli anziani, sia da professionisti che offrono assistenza a domicilio. In ogni caso, gli assistenti per anziani forniranno loro assistenza, attenzione e sostegno, facendosi carico di tutti i bisogni che possono avere così come del loro adattamento e del non essere autosufficienti.
Assistere le persone della terza età implica un grande senso di responsabilità oltre che cinque caratteristiche essenziali che segnaliamo qui di seguito:
1. Volontà e disponibilità
I servizi forniti dagli assistenti per anziani richiedono perseveranza e sacrificio, oltre che una grande quantità del loro tempo. Le persone che vengono aiutate ed assistite hanno bisogno di un sostegno in attività quotidiane. Questo varia in funzione del livello di autosufficienza dell’anziano ma, nella maggior parte dei casi, l’aiuto è quotidiano e sistematico di modo da non interrompere la routine.
Attività come aiutarli a vestirsi, ad andare in bagno o a mangiare devono essere realizzate tutti i giorni e anche più di una volta al giorno e quindi richiedono la costanza e la disponibilità del professionista.
2. Onestà, empatia e assertività
Occuparsi di gruppi di età delicati implica un alto grado di onestà, integrità ed etica professionale da parte di coloro che svolgono, in questo caso, il lavoro di assistenza geriatrica. Oltre ad assumersi la responsabilità e l’impegno di occuparsi delle loro faccende quotidiane, igieniche e sanitarie, in molti casi l’assistente dovrà anche gestire questioni economiche o finanziarie. Questo richiederà un alto grado di sensatezza ed onestà nei confronti della persona alla quale si offre assistenza.
È fondamentale che questi professionisti stabiliscano una relazione stretta ed empatica con il paziente. Non bisogna dimenticare che molte persone anziane si sentono tristi, incomprese o sole e devono essere ascoltate, assistite e prese in considerazione.
3. Comunicazione fluida e intelligenza emotiva
Gli anziani possono apparire disorientati e l’assistente deve essere capace di stabilire conversazioni che tranquillizzino il paziente e che lo facciano sentire bene. Possono persino mostrarsi ansiosi o impauriti di fronte a certe situazioni e questi professionisti devono saper risolvere i momenti critici senza agitarsi e gestendo la situazione nel migliore dei modi.
Allo stesso modo, essere assistente geriatrico comporta essere disponibili molte ore e bisogna usare abilità pedagogiche e comunicative per conversare con i pazienti di modo che si sentano stimolati, attivi ed esercitino la loro mente.
4. Positività e pazienza
Bisogna partire dal fatto che l’invecchiamento si produce in maniera progressiva, senza possibilità di retrocedere e senza possibilità di cura o rallentamento dell’evoluzione. È per questo che l’incaricato di assistere le persone nella loro ultima tappa della vita deve sprigionare ottimismo, positività e vitalità. Un buon atteggiamento renderà le giornate del paziente più piacevoli ed egli verrà contagiato di allegria e speranza da parte dell’assistente.
Questo aiuta anche a equilibrare la bilancia e a mantenere un alto grado i pazienza poiché le lunghe giornate di lavoro e le esigenze dei pazienti possono saturare i lavoratori. Questa virtù permetterà agli anziani di sentirsi compresi, ascoltati e presi in considerazione, facilitando le attività quotidiane e la relazione tra assistente e paziente.
5. Forza fisico-psicologica e formazione per necessità specifiche
Tutti gli anziani che hanno bisogno di cure e attenzioni non hanno lo stesso grado di autosufficienza, mobilità o deterioramento cognitivo. Allo stesso modo, gli strumenti o mezzi che facilitano l’adattamento non sono gli stessi in centri geriatrici e in domicili privati. Per questa ragione, gli assistenti geriatrici devono essere preparati per il logoramento fisico che l’assistenza a persone che non sono autosufficienti può significare e devono essere coscienti che bisognerà aiutarli in attività come vestirsi, lavarsi, mettersi a letto o alzarsi.
Esercitare questo lavoro richiede formazione e professionalità, efficacia ed efficienza nelle cure relazionate con la salute, richiede capacità di gestione di possibili emergenze e abilità terpeutiche e comunicative nell’assistenza quotidiana al fine di migliorare la vita del paziente.
FORMAZIONE CORRELATA: Corso di Animazione Geriatrica